Ogni intervento di demolizione che sia parziale o totale non è mai immediato e facile. Ogni singola fase viene programmata, si studia con precisione l’edificio su cui bisogna intervenire, si valuta con attenzione la sicurezza del cantiere sia al suo interno che al suo esterno e si scelgono i macchinari più appropriati da utilizzare, contenendo il livello dei rumori, soprattutto nei centri densamente abitati.
L’edificio di via Monte Grappa che abbiamo demolito, riguardava un vecchio fabbricato fatiscente realizzato alla fine dell’800 alto 19 m nella parte esterna e circa 20 m nella parte interna, con una struttura in mattoni e il solai in legno. Dopo aver ripulito internamente i locali, essendo anche in questo caso la struttura in aderenza in entrambi i lati, prima di iniziare la demolizione meccanica, al fine di garantire l’integrità degli edifici vicini si è proceduto a dividerli mediante l’uso del filo diamantato. Successivamente si è ritenuto adeguato l’impiego dell’escavatore PMI 460 Demolition, la cui prima fase dell’intervento ha previsto lo smantellamento della parte centrale del fabbricato al fine di realizzare un varco che permettesse successivamente di poter effettuare il resto delle lavorazioni internamente al cantiere per abbattere il resto dell’edificio.
Incominciando dai piani alti sono stati demoliti i tetti e i solai dell’edificio caratterizzati da grosse travi di legno, afferrate dal frantumatore e posate all’interno degli appositi cassoni. Oltre all’escavatore PMI 460 Demolition è stato utilizzato un escavatore Hyundai 210 munito di benna che provvedeva a caricare le macerie sugli autocarri per lo smaltimento presso le discariche autorizzate. Un operatore, attraverso l’installazione di un bocchettone in corrispondenza di un attacco idrante su suolo pubblico in prossimità del cantiere, ha provveduto a contrastare le polveri utilizzando manichette antincendio.
